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EVENTI

< 2022 >
Luglio 10 - Luglio 16
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    46ª REGGELLO-VALLOMBROSA

    Tutto il giorno
    2022.07.10

    4º Memorial Massimo Montaghi

    Corsa in salita Competitiva e non competitiva Km 13,200 D+ m 650 – partenza ore 9.00 da piazza Roosevelt ed arrivo all’Abbazia di Vallombrosa – ritrovo atleti per consegna pettorale Piazza Potente (Reggello) a partire dalle ore 7.30
    eco Passeggiata Km 5 – partenza ore 9.00 ed arrivo c/o Abbazia di Vallombrosa

    Per maggiori informazioni: http://www.podistiresco.it/reggello-vallombrosa.html

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    Concerto Pro Musica Girls’ Choir diretto dal M° Denes Szabo

    18:00-19:30
    2022.07.15

    Venerdì 15, ore 18 – Pieve di Cascia

    Un Coro ungherese di oltre 40 componenti fa tappa a Cascia, diretti dal M° Denes Szabo.

    Il Pro Musica Girls’ Choir è stato considerato uno dei cori di eccellenza a livello
    internazionale fin da quando, nell’anno stesso della sua costituzione, 1986, ha
    vinto il suo primo concorso.

    Il repertorio del coro spazia dalla musica rinascimentale alla musica contemporanea, non dimenticando la musica tradizionale ungherese. Il direttore del coro, Dénes Szabò, è stato insignito dei più alti riconoscimenti ungheresi per la sua attività.

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STORIA DELLA FORESTA DI VALLOMBROSA

 

Ripercorrere la storia della riserva naturale di Vallombrosa significa in primo luogo conoscere la vita di San Giovanni Gualberto, protagonista di primo piano della riforma religiosa dell’XI secolo. Nato cavaliere da una nobile famiglia fiorentina (i Buondelmonti o, secondo altre fonti, i Visdomini) dopo una giovinezza violenta conobbe una profonda crisi mistica che lo portò ad indossare il saio dei benedettini del monastero di San Miniato al Monte di Firenze: lo animava un forte zelo di riforma religiosa, che lo portò in urto con l’abate ed il vescovo di Firenze, entrambi simoniaci. Per sfuggire alle persecuzioni della chiesa corrotta e fondare una nuova comunità cenobitica ispirata ai severi precetti della Regola Benedettina, si rifugiò in un’isolata località montana chiamata allora Acquabella, ed oggi Vallombrosa: qui fondò la comunità monastica dei Vallombrosani, destinata a giocare un ruolo importantissimo nella lotto contro la simonia.

Grazie a molte pie donazioni, le proprietà dell’Ordine si accrebbero: e mentre nelle fattorie dipendenti dal monastero si praticava l’agricoltura, attorno a Vallombrosa l’economia era a carattere silvo-pastorale: risale al XIV secolo l’inizio della coltivazione dell’abete bianco.
Fama e potenza di Vallombrosa richiamarono ad arricchire l’abbazia grandi artisti come il Perugino, e persino l’Ariosto la cita nell’ Orlando Furioso; anche il poeta inglese John Milton, che visitò la foresta nel 1639, vi trovò ispirazione per il suo Paradiso Perduto.

I monaci rimasero proprietari della foresta fino al 1866 quando, in seguito alla soppressione degli ordini religiosi, lo Stato italiano ne incamerò il patrimonio affidandone la gestione all’Amministrazione Forestale. Presso l’Abbazia sorse nel 1869 la prima Scuola Forestale Italiana, che nel 1914 assunse il nome di Regio Istituto Superiore Forestale (l’attuale facoltà di Scienze agrarie) e fu trasferita a Firenze.
Agli inizi del secolo scorso, Vallombrosa divenne una rinomata stazione climatica e punto di ritrovo di nobili e politici. Nel 1977 la foresta è stata dichiarata Riserva naturale biogenetica ed oggi, anche per la sua vicinanza a Firenze, è meta di escursionisti e appassionati.

 

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