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    PROSPETTIVA 22/Nel segno di Masaccio

    21:00-23:00
    2022.07.20

    Le notti DELL’ARCHEOLOGIA

    Mercoledì 20 luglio, ore 21:00

    Pieve di San Pietro a Cascia e Museo Masaccio d’arte sacra

    Presentazione dell’installazione di arte digitale generativa “Prospettiva 22”, a cura di La Jetée. A distanza di seicento anni, la matematica che metteva al centro della rappresentazione lo sguardo dello spettatore e che consentì a Masaccio l’applicazione della prospettiva all’arte visiva del suo Trittico, ha permesso oggi di sviluppare sofisticati algoritmi di computer vision.

    “Prospettiva 22” fonde fisico e digitale, algoritmi, light art, sound ambisonico generativo e dati biometrici per portare lo spettatore dentro l’opera, facendola battere a ritmo del proprio cuore. L’installazione prenderà vita in un crescendo luminoso e sonoro, immergendo lo spettatore in un’esperienza emotiva, visiva e sonora unica.

     

    L’appuntamento è organizzato insieme al Sistema Museale del Chianti e del Valdarno Fiorentino e Regione Toscana

    Info: Maria Italia Lanzarini      telefono 3338243091

     

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FAUNA DELLA FORESTA DI SANT’ANTONIO

Data la grande varietà di habitat, la Foresta di Sant’Antonio presenta una fauna varia ed abbondante. Fra gli ungulati si trova il capriolo (Capreolus capreolus), il daino (Dama dama) ed il cinghiale (Sus scrofa). Altrettanto interessanti sono i mammiferi cosiddetti minori come la lepre comune (Lepus europaeus), il tasso (Meles meles), il ghiro (Glis glis), l’istrice (Sciurus vulgaris), la faina (Martes foina) e la volpe (Vulpes vulpes).

Tra gli uccelli, sono frequenti la cincia mora (Parus ater), la sterpazzola (Sylvia communis), il codirosso (Phoenicurus phoenicurus), il picchio muratore (Sitta europea) ed il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus). Fra gli uccelli di grossa taglia, la cornacchia grigia (Corvus corone), il fagiano (Phasianus colchicus), il cuculo (Cuculus canorus), l’upupa (Upupa epops), la ghiandaia (Garrulus glandarius). Tra i rapaci si annoverano il gheppio (Falco tinnunculus), la poiana (Buteo bute), lo sparviere (Accipiter nisus), il barbagianni (Tyto alba), la civetta (Athene noctua), il gufo comune (Asio otus), l’allocco (Strix aluco).

Tra gli anfibi si nota la salamandra pezzata (Salamandra salamandra), l’ululone a ventre giallo (Bobina variegata pachypus) ed il rospo comune (Bufo bufo). Fra i rettili si rinvengono numerose specie di ofidi tra cui la biscia dal collare (Natrix natrix), il saettone (Elaphe longissima), il biacco (Coluber viridiflavus) e la vipera comune (Vipera aspis). Ricchissima l’entomofauna. Tra i grandi predatori, scomparsi da lungo tempo l’orso bruno (Ursus arctos), che peraltro si trova nello stemma del Comune di Reggello, e la lince (Lynx lynx), è da segnalare la ricomparsa del lupo appenninico (Canis lupus).

 

 

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