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    PROSPETTIVA 22/Nel segno di Masaccio

    21:00-23:00
    2022.07.20

    Le notti DELL’ARCHEOLOGIA

    Mercoledì 20 luglio, ore 21:00

    Pieve di San Pietro a Cascia e Museo Masaccio d’arte sacra

    Presentazione dell’installazione di arte digitale generativa “Prospettiva 22”, a cura di La Jetée. A distanza di seicento anni, la matematica che metteva al centro della rappresentazione lo sguardo dello spettatore e che consentì a Masaccio l’applicazione della prospettiva all’arte visiva del suo Trittico, ha permesso oggi di sviluppare sofisticati algoritmi di computer vision.

    “Prospettiva 22” fonde fisico e digitale, algoritmi, light art, sound ambisonico generativo e dati biometrici per portare lo spettatore dentro l’opera, facendola battere a ritmo del proprio cuore. L’installazione prenderà vita in un crescendo luminoso e sonoro, immergendo lo spettatore in un’esperienza emotiva, visiva e sonora unica.

     

    L’appuntamento è organizzato insieme al Sistema Museale del Chianti e del Valdarno Fiorentino e Regione Toscana

    Info: Maria Italia Lanzarini      telefono 3338243091

     

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San Martino a Pontifogno

Storia
La chiesa di San Martino ed il suo popolo si trovano citati nel Libro di Montaperti (1260) e nelle Decime del 1274-75 e del 1301-1303. Nel 1337 è ricordata da Gufo di Ser Toro, notaio di Cascia, come luogo di stipula di un atto notarile (ecclesia Sancti Martini de Pontefogno). Il 4 agosto 1713 fu elevata a prioria da Monsignor Orazio Panciatichi. Nel secolo scorso vi operava ancora la Compagnia del SS. Sacramento sotto il titolo di S. Antonio Abate. Attorno alla chiesa si è sviluppato il piccolo nucleo abitato di Pontifogno.

Architettura
San Martino presenta un’unica navata ed un portico frontale su colonne; secondo l’uso del territorio reggellese, il lato lungo dell’edificio misura il doppio della facciata. La parete esterna delle mura è ricoperta da intonaco, ma in alcune zone scrostate della facciata affiora la tessitura muraria composta di pietre squadrate: sono disposte in corsi regolari perfettamente paralleli, e su di esse si scorgono tracce di finitura a subbia. Impianto e tipologia muraria sono caratteristici delle chiese rurali del XIII secolo. All’esterno si osservano le tracce di una ristrutturazione in forma neoclassica, ed anche la parte interna ha subito forti modifiche fra XVIII e XIX secolo. La chiesa si trova attualmente in fase di restauro.

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